
L’oggi di Dio è il titolo di un libro di molti anni fa del priore di Taizè R. Shutz e ci invitava a riflettere che Dio interviene sempre nella storia di ogni uomo in un momento ben preciso. Così anche oggi, come un giorno su Giovanni, in questo contesto storico, la Parola di Dio scende su di te, il Signore vuole incontrarti e tu sei venuto qui disponibile all’ascolto.
Ecco il miracolo che anche oggi si avvera: la Parola che ha creato tutto, la Parola che è fuori dal tempo e dallo spazio, quella Parola “scende” in questo mondo, entra a far parte della nostra storia, della tua storia, della tua vita.
Come nel Vangelo che abbiamo ascoltato ieri, anche oggi la Parola ha bisogno del deserto per poter arrivare a destinazione.
Devi allora fare deserto e cioè innanzitutto silenzio perché tu possa ascoltare la Parola.
Devi fare silenzio dentro di te! Metti a tacere tutte le voci che ti disturbano e ti distraggono, tutte le tentazioni che ti distolgono dal Signore e mettiti in ascolto, tendi l’orecchio, apri il cuore, renditi disponibile, attento e desideroso della sua Parola.
Il deserto però è anche il luogo della povertà, dell’aridità e molte volte assomiglia proprio alla nostra vita, povera, arida, ma assetata e desiderosa di cambiare.
Non dobbiamo pensare di poter offrire al Signore chissà quali cose, Lui viene anche nel deserto, nel “piattume” e nel “pattume” della nostra vita di ogni giorno con i nostri limiti e i nostri peccati, una vita deserta e quindi desiderosa di acqua che ristori la sete e dia fecondità, con la voglia, di cambiare, di lasciarci trasformare da Lui.
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